
La soluzione è nella casa del pane
( Domenica 21/08/2016 – Messaggio di Francesco Addezio )
Ruth 1:1-5
Elimelec, Naomi e i suoi 2 figli vivevano a Betlemme che significa ‘casa del pane’ ma nel loro paese ci fu una carestia e per la mancanza di pane decisero di trasferirsi anche se avevano molti beni e le benedizioni di Dio nel loro paese paese.
Le decisioni che prendiamo sono importanti: Dio ha un piano specifico per la vita di ognuno ma spesso le nostre scelte ci portano fuori dai piani di Dio. Naomi e tutta la sua famiglia andarono via dalla città.Appena arrivarono a Moab sembra che le si scagliano contro delle disgrazie : perchè in poco tempo perse suo marito e i suoi due figli.
Spesso le nostre decisioni ci portano a conseguenze negative per la nostra vita. A Betlemme non gli mancava nulla: era una donna felice, ricca di beni e di benedizioni ma appena perse i suoi cari se la prese con Dio.
Naomi aveva perso completamente la sua fede. Naomi significa gioia. E tutto ciò che stava vivendo era l’esatto opposto della gioia.
Lasciando la casa di Dio ha fatto si che la sua chiamata, il suo proposito iniziò a deviarsi e dalla gioia iniziò a vivere tristezza e disperazione.
Quando andiamo contro il volere di Dio ci sono ostacoli che si innalzano contro di noi. Spesso quando si iniziano ad alzare ostacoli nella vita di un cristiano le prime cose che fa è togliere del tempo a Dio, allontanarsi dalla chiesa e da chi può dare giusti consigli e soprattutto prendersela con Dio. Con una decisione del genere si inizia a vedere tutto nero.
È nella casa di Dio che si trova la soluzione ai propri problemi, è qui dove comprendi qual è la decisione da prendere. Lontano da Lui mancherà sempre qualcosa.
Naomi con la sua gioia persa iniziò a parlare con le sue nuore e le incita a tornare nelle proprie case per poi trovare nuovamente marito.
Orpa, la prima, segue il consiglio. Rut, la seconda, le dice delle parole stupende: Rut 1:16 «Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch’io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio…» Prima di congedare le nuore Naomi dice che il suo Dio ha steso la sua mano contro di Lei. Rut a differenza di Naomi non si era allontanata dalla chiamata di Dio. Rut significa amica. Naomi aveva bisogno di un’amica da parte di Dio che l’avesse potuta consigliare, stare accanto. Mosè sali sul monte con Aaronne e Hur e quando Mosè alzava le mani il popolo vinceva e quando le abbassava perdeva. I suoi amici non iniziarono a parlare fecero qualcosa di pratico. Lo fecero sedere su una roccia e gli tennero le mani alzate. Uno dei propositi della nostra vita è aiutare mettendo la roccia di Gesù Cristo nelle vite degli altri. Proverbi 17:17 «L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un amico nella sventura.» Colpisce la parola è nato. Siamo un unico corpo, una famiglia siamo nati per essere un tutt’uno e vincere insieme gli ostacoli. Quando Naomi e Rut tornarono a Betlemme c’era un popolo, una famiglia che le accolse. Naomi si fece chiamare Mara dal popolo perché quando ha iniziato a camminare fuori dalla casa del pane non aveva più quella felicità ‘quel sapore’ di cui gli altri avevano bisogno e lei stessa aveva bisogno. Qui Rut iniziò ad arare il campo di Boaz e quando lui torna nel campo vide questa fanciulla nuova molto bella e chiese di lei agli altri lavoratori e tutti iniziarono a parlare bene di lei che ha inseguito la chiamata di Dio per sua suocera. Naomi quando la vede gioiosa le chiede dove ha spigolato quel giorno e gli spiega che è stata nel campo di Boaz e si ricorda che lui è un parente stretto che può riscattarla.
Appena torna nella casa di Dio Naomi si ricorda che c’è sempre una porta aperta per i suoi figli: lui ci dice non temere. perché io sono con te e per te. Le dice che quando sta per andare ad addormentarsi a mezzanotte Rut avrebbe dovuto coprire i suoi piedi. Boaz è colpito da ciò che fa e decide di esercitare il diritto di riscatto sulla sua vita ma c’era un altro uomo che era il primo parente stretto che poteva esercitare il diritto di riscatto e prenderla in moglie, prendendo tutte le terre e i beni di Elimelec e Rut come moglie; ma gli risponde di no perchè non vuole rovinare la propria eredità. Per le cose di questo mondo spesso rifiutiamo un’eredità spirituale enorme. Boaz era nipote diretto di Giacobbe e prese per moglie Rut e da loro nacque Obed che significa servo e poi dopo generazioni Davide e poi Gesù. Quell’uomo non immaginó neanche cosa stava rifiutando. Boaz stava prendendo per moglie una donna che gli dava frutti spirituali buoni e accettevoli per il regno di Dio. Giacobbe non volle perdere per nulla al mondo la benedizione di Dio. Boaz non prese con la forza la benedizione di Dio, non fece il furbo, non ne aveva bisogno. Se sei nella volontà di Dio, nella casa del pane la benedizione ti spetterà per obbligo e nessuno potrà togliertela.
Il luogo dove trovi la vittoria , la soluzione è la presenza di Dio e troverai tutto ciò che la società non ti può dare. Dio ti dice: “non temere perché il tuo problema è il mio, tu solo metti tutto nelle tue mani.” Vivi per fede in modo da vedere vittoria nella tua vita. La fede è qualcosa di soprannaturale, qualcosa che ti fa andare oltre alla ragione. Ti fa dire io ho questo problema ma nel tuo nome il mio problema è sconfitto perché noi apparteniamo ad un Dio vivo e onnipotente e che non si tira mai indietro.
Riassunto di :
Gioele Irollo
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