Siamo partiti dalla lettura di II Samuele 23: 1 /2 e 11/12.
In questo capitolo Davide pronuncia le sue ultime parole: parole di benedizione. E’ meraviglioso quando la lode di Dio ci accompagna nel quotidiano. Davide stava per finire, stava per lasciare tutto e tutti, ma lui benedì il Signore e gli altri.
E’ importante benedire il prossimo. Se vuoi che gli altri benedicano te, i tuoi figli, la tua casa, il tuo lavoro etc etc… inizia prima tu a farlo!
Davide aveva una squadra meravigliosa intorno a lui, persone che furono così tanto influenzate dal suo esempio, da esser trasformati dalla potenza di Dio. Da criminali/assassini/avanzi di galera … a eroi! Dio è capace di trasformare le nostre vite, a Lui nulla è impossibile! Non a caso Davide spese le sue ultime parole per questi uomini, come a volerci dire: “C’è speranza, Dio può trasformare ogni persona!”.
In questo capitolo vengono elencati vari uomini tra i valorosi guerrieri di Davide, ma in modo particolare ci soffermiamo sui versi 11 e 12, nei quali si parla di un certo Shammah.
Shammah era uno di quei “galeotti”, ma in questi versi viene raccontato e descritto come un eroe.
Ogni anno i Filistei rubavano i raccolti del popolo d’Israele, ma Shammah decise che le cose dovevano cambiare. (Finchè non siamo noi a decidere che le cose devono cambiare, le cose non cambiano!).
Egli all’arrivo dei Filistei si piantò al centro del campo di lenticchie e da solo sconfisse tutti i Filistei, i quali scapparono di fronte alla sua forza.
Il nome “Shammah” significa “desolazione! Chissà per quale motivo i genitori gli diedero questo nome, chissà perché marchiarono in questo modo la sua vita. Dio però ci dice di difendere ciò che abbiamo, anche se è poco. Su quel monte Gesù chiese: “Cosa avete?” “Niente” gli fu risposto. “Non dire niente, mettilo nelle mani del Signore ed Egli lo moltiplicherà”. Difendi ciò che sei e ciò che Dio ti ha dato, anche se pensi sia poco. Hai una famiglia, la salute, la chiesa… benediciamo sempre e comunque il nome dell’Eterno. Davide aveva realizzato tutto ciò.
Spesso pensiamo che sia Dio a dover cambiare le cose intorno a noi per poter vivere una vita migliore. Magari anche gli Ebrei stavano pregando affinchè non arrivassero puntualmente i Filistei a rubargli il raccolto. Ma Dio non cambia le circostanze, Egli ama cambiare noi per far trasformare tutto ciò che ci circonda. I Filistei arrivarono, ma questa volta non trovarono il Shammah Desolazione, bensì il Shammah Vittorioso il quale aveva deciso che quel marchio doveva sparire: era tempo di trasformazione!
E’ tempo che la tua vita venga trasformata, basta piangerti addosso, non cercare scuse per non avanzare nel regno di Dio.
Shammah non difese un ricco tesoro, ma un umile campo di lenticchie. Non importa ciò che hai e ciò che sei , anche se pensi che sia poco difendilo con tutto te stesso perché Dio te lo ha donato. Quando fai ciò stai difendendo anche la tua chiesa, il tuo fratello…
Spesso il diavolo ci sminuisce così tanto che pensiamo di essere insignificanti come delle lenticchie, ma Dio ci dice di custodire quello che ci ha dato e di affidarlo nelle Sue mani perché è Lui che fa l’opera. Dio è il nostro miglior avvocato.
Gesù 2000 anni fa venne sulla terra e si piantò lì, sul Golgota (che significa teschio), aprendo le Sue braccia su quella croce e sacrificando la Sua vita per noi. Basta pensare di non valer nulla, è tempo di essere vincitori.
Dio ci benedica.

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