
Famoso per non aver vinto
Siamo partiti dalla lettura di II Samuele 14:28 in cui è scritto: “Absalom abitò a Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re”.
Absalom era uno dei figli del re Davide ed era uno degli uomini più belli di allora. E’ scritto che in lui non vi era difetto alcuno, e se la bibbia dice questo, una ragione c’è. Sebbene poteva vantarsi della sua bellezza, Absalom nella sua vita non combinò nulla di buono. Era vendicativo (uccise suo fratello poiché colpevole di aver mancato di rispetto alla loro sorella),era usurpatore e congiurò contro suo padre Davide poiché aspirava a diventare re.
Egli amava autocelebrarsi al punto che si costruì un’effigie (18:18).
Quante volte intorno a noi vediamo ministri e ministeri autocelebrarsi? Gesù invece non è alla ricerca del consenso degli altri, Lui non ha bisogno di popolarità, ma di FIGLI. Tu cosa sei, uno che Gli ha semplicemente dato un consenso, o puoi definirti Suo figlio?
Absalom visse per ben due anni senza vedere il re! Allo stesso modo tanti cristiani frequentano la chiesa e mai hanno conosciuto il re, mai si sono incontrati con Lui. Ciò che Dio vuole invece, è che abbiamo una relazione con Lui. Absalom morì ucciso da un generale dopo che, a causa dei suoi lunghi capelli, restò impigliato in dei rami mentre cercava di fuggire in sella al suo cavallo. Così, proprio i capelli, segno della sua vanità, furono la causa della sua morte.
Questo vale anche per noi: ci sono relazioni che molto spesso dobbiamo tagliare, perché non appartengono a Dio e possono diventare la nostra trappola!
C’è un uomo che nella storia dell’atletica leggera italiana è famoso per non aver vinto: Dorando Pietri. Era un atleta italiano, passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona ai giochi olimpici di Londra del 1908: tagliò per primo il traguardo,ma sorretto dai giudici di gara che l’avevano soccorso dopo averlo visto barcollare più volte proprio agli ultimi metri, poichè stremato dalla fatica. A causa di quell’aiuto fu squalificato e perse la medaglia d’oro, ma le immagini e il racconto del suo arrivo, facendo il giro del mondo, lo hanno consegnato alla storia dell’atletica leggera e divenne così famoso perché NON vinse quell’oro.
Nella logica di Dio, non è importante solo partecipare, ma vincere, poiché chi vince sarà premiato con la corona della vita! Magari hai partecipato a tutte le celebrazioni domenicali, sei andato sempre avanti agli appelli, hai frequentato la scuola domenicale o la scuola biblica ma … hai conosciuto VERAMENTE il re??
Nelle cose di Dio l’importante è vincere e non importa quanti metri ancora dovrai fare, perché Dio è pronto ad aiutarti ed a tagliare il traguardo insieme a te.
“Perché, quanto a me” disse l’apostolo Paolo, “ho combattuto di buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.” (II Timoteo 4:6/8)
Dio ci benedica
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