
“ Io sono quel che sono per la grazia di Dio ”
(parte prima)
Siamo partiti dalla lettura di Giudici 11: 1 – 10 e v. 33, versi il cui protagonista è Jefte, uno dei personaggi biblici che più si avvicina al nostro modo d’essere. Jefte è descritto come un uomo forte e valoroso, un temerario che non si tirava mai indietro quando bisognava scendere in battaglia, MA che “purtroppo” era figlio di una prostituta! C’è sempre un “ma” nella vita di tutti, un ma che ci marchia e che condiziona la nostra vita. Jefte quindi non era un “puro sangue”, “non aveva un buon curriculum”ed a motivo di ciò i suoi fratelli (figli dello stesso padre), quando crebbero, gli dissero che non gli avrebbero dato la sua parte di eredità poiché era figlio di un’altra donna e così lo cacciarono via da Galaad.
Ogni etichetta che il mondo ci affibbia, ogni marchio che sporca la nostra vita, può essere lavato via solo dal sangue di Gesù!
Gesù stesso fu etichettato e messo in dubbio a causa della sua provenienza. E’ scritto che Gesù un giorno si trovava a Cesarea di Filippo e chiese ai suoi discepoli: “Chi dice la gente che io sia?”
E’ importante sapere cosa dicono gli altri di noi? Sì, ma ancora più importante è sapere cosa dice Gesù di noi. Chi siamo al cospetto di Gesù? “Sono il buono a nulla che dicono in famiglia”,”Sono quello che non cambierà mai”, “Sono il violento, il peccatore …” etc etc. La maggior parte dei nomignoli dati alle persone sono sempre dispregiativi. Ma quando Gesù è al cospetto del Padre, cosa dice di te? Sei una persona che nonostante i difetti e le cadute afferma che servirà l’Eterno?
Anche il diavolo ama mettere etichette. Quando Gesù si trovava nel deserto il diavolo esordì dicendoGli: “Se tu sei il figlio di Dio…”. Satana voleva insinuare il dubbio nella mente di Gesù, ma Lui per tre volte gli chiuse la porta in faccia e gli disse di andare via perché “è scritto di non tentare il Signore il Dio tuo”!
Se il diavolo vuole mettere in dubbio la tua identità in Gesù, non retrocedere, ma dichiara: “Io sono quel che sono per la grazia di Dio”!
Ad un certo punto i figli di Ammon mossero guerra ad Israele e così gli anziani di Galaad mandarono a chiamare Jefte per chiedergli di diventare il loro capo e combattere questo popolo spietato che gli aveva mosso guerra. Egli accettò e li sconfisse, facendone una grande strage.
Se Dio è con noi chi sarà contro di noi? Niente e nessuno può far nulla contro la potenza di Dio, tantomeno un’etichetta!
Nella parola di Dio è scritto che Samuele fu chiamato ad ungere come re uno tra i figli di Isai, tutti uomini forti e valorosi, eccetto il più piccolo, Davide, che il padre abitualmente mandava a pascolare le pecore. Uno per volta sfilarono davanti a Samuele, ed ogni volta il Signore gli parlava dicendo di passare avanti perché il re non era colui che gli stava passando davanti. Sfilarono tutti i figli, ma nessuno fu unto re. Così Isai si ricordò di Davide, l’ultimo dei figli che non aveva nemmeno convocato per l’occasione , convinto che non sarebbe mai stato unto re. Isai lo mandò a chiamare e appena arrivò, il cielo si aprì poiché Davide aveva il cuore secondo Dio e così fu unto re.
Il nostro Dio non guarda alle etichette, ma guarda al cuore! Qualsiasi cosa si dica di te Lui la cancella, che sia passato o presente, Lui soltanto può donarci un nuovo futuro!
Dio non guarda a ciò che tu sei, ma a ciò che puoi diventare nelle Sue mani. Anche se il diavolo entra nella nostra vita da piccole pieghe, noi dobbiamo dichiarare sulla nostra famiglia, sui nostri figli, sulla chiesa e su tutto ciò che ci appartiene: “Se Dio è con me,chi sarà contro di me?”.
Non c’è niente di più potente della parola di Dio PROCLAMATA CON FEDE!
Dio ci benedica
Write a comment: