
“La nostra vita in 22 versi”, ovvero i versi che compongono il Salmo 34.
Ognuno di noi potrebbe testimoniare che la vita è fatta di tante afflizioni, ma Dio è colui che ci libera da esse! Dobbiamo credere che Dio è potente e che può liberare la nostra vita.
Davide, autore di questo salmo, si finse pazzo davanti ad Abimelek per non essere ammazzato da lui e dopo essere stato graziato, piuttosto che rimuginare su quello che fu “costretto” a fare per salvarsi, scrisse questo salmo a Dio proclamando di volerlo benedire in ogni tempo!
Durante le afflizioni dobbiamo imparare a mantenere la giusta attitudine. “In ogni tempo” significa anche “in ogni età”. Non importa quanto vecchi siamo, o quanto giovani siano i nostri figli per esempio, è importante insegnare ai nostri piccoli a benedire l’Eterno. Nella parola di Dio è scritto: “Inculca al fanciullo la via da seguire ed egli se la ritroverà”. Inculcare significa trasmettergli gli insegnamenti anche se non vuole (così come si insiste a farli mangiare quando non vogliono)… la parola di Dio è il nostro cibo eterno! Dio ci libera dagli spaventi se ci rifugiamo in Lui. Chi non ha mai vissuto un momento difficile, un’afflizione? Gesù stesso si trovó a viverle, ma Dio ci promette che nessun osso del nostro corpo verrà spezzato così come successe a Gesù nonostante la crocifissione (il verso 20 è riferito a Lui). In passato quando un popolo vinceva su un altro, il re “perdente” doveva inginocchiarsi al cospetto del re vincitore, e qualora si rifiutasse di farlo, alle guardie veniva comandato di spezzargli le gambe. Il salmo 34 ci dice che sicuramente vivremo momenti d’afflizione, ma se saremo in Cristo, non ci inginocchieremo MAI davanti al nemico della nostra anima perché siamo più che vincitori in Cristo!
Al v.7 è scritto che Dio accampa l’angelo dell’Eterno intorno a noi, ovvero Gesù.
Dio non delega nessuno, Lui è direttamente accanto a noi! Egli non deluderà mai i suoi figli, gli uomini deludono, ma Dio no! Spesso pensiamo che Gesù ci stia deludendo, ma non è così perché Egli si muove come meglio crede, non come noi vogliamo che Lui debba muoversi. Dio conosce realmente il nostro bene e vede oltre, per cui anche dietro una non concessione o una non guarigione, c’è il suo piano per la nostra vita. Impariamo a farGli le giuste richieste.
L’angelo dell’Eterno si accampa intorno a coloro che temono Dio. Lui era lì nella fornace ardente con gli amici di Daniele, ed era lì nella fossa dei leoni per impedire che questi mangiassero Daniele.
Potremmo quindi chiederci perché Dio permise che i 3 furono gettati nella fornace ardente e Daniele nella fossa coi leoni? Perché Dio ci permette di affrontare le prove, quei periodi duri o di ammalarci?
Forse ci sarebbero 1000 risposte a questa domanda ma l’importante è sapere che nel momento in cui tutto ciò accadrà, l’angelo dell’Eterno sarà con noi e davanti a Lui non c’è malattia, ostacolo, fuoco o leone che tenga, perché Lui è il leone della tribù di Giuda!
Dio ci benedica.