
Siamo partiti dalla lettura di Ruth 3:1/11, ma prima facciamo qualche passo indietro. La storia di Naomi e Ruth inizia in malo modo: queste due donne persero i loro mariti e si ritrovarono sole in un periodo storico in cui gli uomini dominavano sulle donne. Naomi aveva due nuore, ma soltanto Ruth decise di seguire l’Iddio di Naomi facendole una dichiarazione che tutt’oggi utilizziamo durante la celebrazione dei matrimoni. Naomi, a causa della tanta amarezza che serbava nel suo cuore, si ribattezzó col nome di “Mara” che significa fonte di tristezza. La depressione può essere definita il male del secolo, ma il nostro Dio è Colui che può sconfiggerla, Colui che ritrasformò Mara in Naomi (che significa “delizia”)… Dio ci trasforma nella sua delizia.
Naomi e Ruth vennero a sapere che c’era abbondanza di pane nel loro paese e così tentarono di ricostruirsi una vita da zero.
Il nostro Dio è il Dio delle circostanze, molte volte ci fa attraversare il deserto perché ha un piano specifico per noi, Lui ha il pieno controllo sulla nostra vita, non Gli sfugge niente.
Ruth lavorava come spigolatrice, un lavoro molto umile che consisteva nel raccogliere ciò che cadeva dal primo raccolto dei mietitori… le spigolatrici svolgevano un lavoro così umiliante che venivano pagate dai servi del padrone. Così Ruth inizia a spigolare nel campo di Boaz,suo parente, il quale la notò e le chiese chi fosse e lei si presentò a lui come la nuora di Naomi (visto che tutti conoscevano la sua storia). Ruth tornò a casa da Naomi, la quale le disse che quella sera Boaz avrebbe dovuto vagliare l’orzo sull’aia: si lanciava il raccolto in aria, il vento toglieva via la pula ed a terra cadevano soltanto i chicchi. Questo è quello che Dio fa con noi: ci prende, ci lancia e con un po’ di vento taglia via dalla nostra vita tutto ciò che non è buono.
Siamo cristiani quando ci troviamo al vaglio di Dio? Restiamo tali anche quando attraversiamo il deserto? Siamo pula o grano? Queste sono le domande alle quali tutti dovremmo rispondere.
Naomi, che prima era Mara, adesso è una motivatrice e consiglia a Ruth alcune cose da fare:
-Lavati: Dio ha lavato la nostra vita il giorno in cui abbiamo sperimentato la Sua presenza, ma il Suo consiglio è quello di lavarci continuamente attraverso l’acqua della Sua parola (“il lavacro della Sua parola” disse Paolo). Non puoi accostarti alla parola di Dio una volta a settimana o ridurre tutto al foglietto del calendario! Dobbiamo costantemente confrontarci e lavarci con la parola di Dio;
-Ungiti (improfumati): il profumo serve per attirare attenzione, per distinguerci dagli altri (talvolta distinguiamo le persone dal loro odore). Cosa simboleggia quindi il profumo? Le nostre lodi salgono a Dio come un profumo soave! Molto spesso però, la nostra vita, il nostro profumo, parla soltanto di problemi e negatività;
-Dopo aver dato altri consigli, alla fine Naomi dice a Ruth di andare nel luogo dove Boaz si sarebbe coricato, di entrare, scoprirgli i piedi e coricarsi lì lei stessa.
A quel tempo Boaz aveva diritto di riscatto su Ruth, poiché era suo prossimo parente e quindi poteva giacere con lei, per questo Ruth si mise lì ai suoi piedi. Boaz rappresenta Gesù Cristo: il primogenito dei figli di Dio, Colui il quale ha il diritto di riscatto sulla nostra vita. Ognuno di noi nell’intimità dorme ai piedi del nostro Signore … questo rappresenta il nostro rapporto personale con Dio.
Forse la vita è stata dura con te, ma Dio ne ha il pieno controllo, chiediGli di esercitare il riscatto sulla tua vita e di poter stare ai Suoi piedi. Sii lavato dalla parola di Dio, che la tua vita possa profumare delle Sue lodi e vivi ogni giorno ai Suoi piedi… solo così otterrai la vittoria!
Che Dio ci benedica.