“Nell’arco di Dio”.

Siamo partiti dalla lettura di I Pietro 1:1/11, versi che possiamo interpretare come una sorta di appello per coloro che sono nell’ afflizione. Chiunque, almeno una volta nella propria vita, ha vissuto un momento d’afflizione chiedendo: “Perché Signore proprio a me?”, “Dio dove sei?”.
Il nostro Dio non ci lascia e non ci abbandona, Egli è più vicino di quanto tu possa immaginare. Pietro ci dice che siamo stati tutti salvati e che Dio ci ha donato una grazia incorruttibile, ma non solo, Egli ci vuole usare: “è necessario” essere afflitti da varie prove. Non durerà per sempre e non proverà le tue forze oltre i tuoi limiti, ma è necessario.
Nella Bibbia ci sono numerosi esempi di uomini che hanno vissuto momenti d’afflizione: Giuseppe che fu venduto dai suoi fratelli, fu percosso ed imprigionato; Daniele che fu gettato nella fossa coi leoni, Giovanni Battista che fu decapitato ed anche Gesù che fu crocifisso. Egli sulla croce esclamò: “Signore, perché mi hai abbandonato?”.
Lo stesso Pietro fu crocifisso poiché incolpato dell’incendio di Roma ed egli addirittura chiese di essere crocifisso a testa in giù poiché non era degno di morire come il suo Signore.
Quanti sono entrati nell’arco di Dio? Per tirare con l’arco ci sono tutta una serie di tecniche specifiche, ma in particolare ci soffermiamo su una: la “trazione”. Dio ci mette nel Suo arco e per lanciarci da un livello all’altro è necessaria la trazione. Senza trazione la vita è destinata a fallire. Molti vogliono un cristianesimo senza tradizione, ma dove potrai mai arrivare? Per raggiungere le vette più alte, per fare strada “è necessario” passare per questa fase chiamata trazione: affrontare prove, afflizioni e soprattutto il processo della santificazione. Diffidate da chi dice che una volta accettato Gesù non si passeranno prove o non c’è bisogno della santificazione. E’ proprio nella sofferenza che cerchiamo la faccia di Dio!
In II Pietro 1:1/11 leggiamo delle virtù che Dio aggiunge alla nostra vita mentre siamo nell’arco:
-conoscenza: è fondamentale conoscere la parola di Dio per essere lanciati più in là;
-autocontrollo: non fare mai il passo che abbiamo deciso solo con la nostra testa. Dio modella la nostra vita;
-perseveranza: non altalenarsi tra periodi di grande santità e periodi senza nemmeno più frequentare la chiesa. Bisogna perseverare nella preghiera, nella parola e nello stare insieme coi fratelli;
-pietà: avendo misericordia nei confronti di tutti;
-affetto fraterno: imparare per esempio a non togliere il saluto o a girare la faccia al prossimo;
-amore, il simbolo di Dio.
A che punto è la tua vita? A che punto è la tua trazione? Sei ancora qui o Dio sta iniziando a tirare la tua vita?
Se stai vivendo un periodo d’afflizione piangi pure, ma non disperarti perché Dio ti ha preso nel Suo arco e ti vuole lanciare dove tu nemmeno immagini!
Dio ci benedica.

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