Marco Palma 4 Febbraio

Marco Palma 4 Febbraio

 

L’opposto della fede è l’incredulità.

In Ebrei 3:7/19 ; 4:1 l’autore di questi versi parla di un timore : rimanere esclusi, fuori dai giochi. Come è brutto rimanere esclusi, come è brutto sapere che un giorno si organizzerà qualcosa di molto speciale, la festa di tutte le feste: le nozze dell’anello con milioni di invitati e non avere l’invito per potervi partecipare !
Il timore dello scrittore di questi versi viene trasferito anche a chi li legge.

Qual è questo biglietto?
Senza fede è impossibile piacere a Dio, anzi possiamo dargli un dispiacere. Nonostante ciò Egli ci amerà sempre e comunque, ma non può essere contento di noi se non abbiamo fede in Lui. Gesù ha misurato l’essere umano e continua a misurarci con il metro della fede. Egli vuole che la nostra fede aumenti non solo in quantità, ma anche in qualità. Quando Gesù guarì il centurione alla fine disse che non aveva mai visto una fede così grande. Egli ha sempre misurato le persone in base alla loro fede.                                    “Sia fatto secondo la tua fede” disse una volta.
Il giusto vivrà per la sua fede” lo leggiamo sia nel vecchio, che nel nuovo testamento.
Quando il figliuol dell’uomo tornerà, troverà la fede sulla terra?

Non dipende da quanto conosci della Bibbia, da quante predicazioni hai accumulato o da quanti canti conosci … la fede va misurata, attuata e verificata ogni giorno!
A che punto è la tua fede?

Non si tratta semplicemente di credere in Dio. Si tratta di capire COME e QUANDO crediamo in Lui. Per 40 anni gli Ebrei camminarono nel deserto vedendo cose che mai nessuno ha visto e vedrà. Segni senza precedenti: acqua che sgorgava dalle rocce, manna che cadeva dal cielo, guarigioni, immunità dalle 10 piaghe d’Egitto, hanno visto  il mare aprirsi davanti ai loro occhi. Sembrerà assurdo, ma tutta questa generazione, morì nel deserto a causa della sua incredulità. Non c’è piaga più grande dell’incredulità.

Quando smetti di credere alle promesse di Dio, quando non comprendi più i Suoi piani, ecco che diventi incredulo ed inizia la discesa.

Lì nel deserto ne morirono a migliaia e sulle loro tombe c’era scritto “Morti per incredulità”. Quando smettiamo di credere stiamo preparando la nostra tomba! Quando sei al centro della tempesta ricordati delle promesse che Dio ha fatto alla tua vita. Lui guarda più lontano di noi.
“Non poterono entrare per la loro incredulità”. Come è possibile non poter fare qualcosa? Anche Gesù non poté fare miracoli un giorno e solo una cosa può legare le mani di Gesù : l‘incredulità!

In Apocalisse 21:8 gli increduli vengono messi al pari dei codardi, degli omicidi, dei fornicatori, degli stregoni e degli abominevoli … la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo.                              Dio ci chiede: “A che punto è la tua fede?”
Nel nuovo testamento c’è un uomo diventato famoso per la sua incredulità: Tommaso lui che, quando i discepoli gli dissero che avevano visto Gesù risorto, non credette a quelle parole e quando andó lì in quel luogo, Gesù lo guardò, gli disse che era vivo e lo invitó a toccare le Sue piaghe. Gesù quel giorno stava facendo qualcosa che fa continuamente con ognuno di noi: è lui che mette il dito nella nostra piaga dell’incredulità.

Dio ti chiede: Sei ancora disposto a credere? Sei ancora disposto a continuare lì dove avevamo sospeso? Vuoi ancora che io ti prenda per mano ogni giorno per camminare con te?

“Io so in chi ho creduto” disse l’apostolo Paolo… e tu?

Dio ci benedica

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