
“Primo principio della termodinamica”
Siamo partiti dalla lettura di Apocalisse 3:14/22 … versi rivolti a quanti stanno vivendo un “momento di relax”.
C’è una cosa che accomuna le vite di molti uomini della bibbia.
Sansone, l’uomo più forte della storia dell’umanità, aveva una grande debolezza: il sesso, la concupiscenza.
Saul, primo grande re d’Israele, il più alto di tutto il popolo, uomo possente ed abile in guerra che vinse tutte le battaglie, morì miseramente appeso alle mura della città insieme a suo figlio perché pensò di essere autosufficiente nelle cose di Dio e si sostituì al sommo sacerdote.
Salomone, un grande imperatore che con la sua flotta conquistò molte nazioni ed ovunque si narrava della sua grande saggezza. Sotto il suo impero Israele conobbe la massima espansione. Ma anche lui aveva lo stesso punto debole di Sansone: si sposò più volte (ebbe 300 mogli e 600 concubine) e si prostrò davanti agli idoli delle sue mogli.
Dema, uomo appartenente alla squadra missionaria di Paolo, operò grandi miracoli eppure ad un certo punto preferì “quel secolo” al regno di Dio.
Cosa è successo a tutti questi uomini? Quello che stava accadendo alla chiesa di Laodicea.
Laodicea era una città dell’Asia Minore fondata nel III secolo A.C., molto ricca in commercio e risorse tanto da far gola a molti imperi. Nel 60 A.C. a causa di un terremoto fu rasa a suolo ed i suoi abitanti la ricostruirono con i loro beni, rifiutando perfino l’aiuto dei Romani. Dimostrarono quindi di essere autosufficienti.
La parola “Laodicea” significa: così come piace al popolo. Al verso 15 però, riferito ad essa è scritto: “Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo”. Credere di non aver bisogno degli altri è la realtà più triste. Possiamo avere tutto, ma se non abbiamo Dio siamo dei miserabili, disgraziati, ciechi e nudi (v.17). Non c’è maggior disprezzo che definire questa chiesa come “tiepida”. Gli abitanti di Laodicea sapevano bene cosa volesse dire questa parola poiché nei loro acquedotti confluivano le acque di due sorgenti: una fredda ed una bollente. A motivo di ciò, l’acqua che fuoriusciva dai rubinetti delle loro case era tiepida e maleodorante. Così come afferma il primo principio della termodinamica (quando un corpo viene posto a contatto con un altro corpo relativamente più freddo, avviene una trasformazione che porta ad eguagliare le temperature dei due corpi), allo stesso modo quando ci discostiamo dal fuoco di Dio e ci avviciniamo alle cose fredde di questo mondo, diventiamo tiepidi. Al verso 18 si parla di oro, vesti bianchi e collirio che simboleggiano la santità, la purezza e l’unzione dello spirito santo.
Vivere un cristianesimo fatto di rinunce costa! Avvicinarsi al fuoco dello Spirito Santo costa. Si corre il rischio di bruciarsi, ma la nostra preghiera dovrebbe essere quella di voler bruciare dalla passione per l’opera di Dio, piuttosto che vivere da tiepidi.
Spesso ci si abitua a questo stadio intermedio, tiepido e si vive un cristianesimo fatto di compromessi, ma sono proprio questi che il diavolo utilizza per perseguitare la chiesa di Cristo.
Non si può vivere un vangelo fatto di mezze misure… siamo chiamati ad essere dei ministri i fuoco!
Di quale vangelo stiamo vivendo? Abbiamo bisogno di cambiare e scegliere. La vita è fatta di decisioni: scegli di vivere una vita di fuoco, non più tiepida, ma infiammata dalle cose di Dio!
Dio ci benedica