
Quando è necessario voltarsi
Siamo partiti dalla lettura dell’Apocalisse cap. 1: 9/20, versi in cui viene descritto un importante avvenimento della vita di Giovanni quando si trovava a Patmos, un’isola in cui era stato mandato in esilio. All’epoca Giovanni aveva circa 100 anni e continuava a lavorare per il regno di Dio. Al verso 10 è scritto: “Udìi DIETRO di me una forte voce…” e al verso 12: “Mi VOLTAI…”. Dio lo chiamò da dietro, non dall’alto e Giovanni fu costretto a fermarsi e voltarsi per vedere chi era che gli stava parlando.
Spesso per la frenesia di fare tanto, percorriamo più strada di quella che dovremmo, lasciando Dio dietro di noi e così abbiamo bisogno di fermarci e voltarci per guardare Colui che ci chiama.
A volte siamo così presi a lavorare PER Dio dimenticando che dovremmo lavorare CON Dio.
Perché Giovanni dovette fermarsi? Qual era la sua condizione? Lui era nell’afflizione (v.9). Si trovava su un’isola costretto ai lavori forzati per i Romani all’età di 100 anni! Forse si aspettava di andare col Signore, magari si stava rassegnando alla morte e vedeva il traguardo già davanti a sé, ma Dio non aveva ancora smesso con lui! Giovanni doveva chiudere la rivelazione biblica, doveva scrivere l’ultimo libro. Lui pensava di aver concluso la corsa, ma Dio non lascia le cose in sospeso e non aveva finito con lui. Nell’opera di Dio c’è spazio per tutti, non pensare che hai già dato o che sei troppo giovane/anziano… Dio chiama tutti.
“Voltati e fermati”… questo era il messaggio di Gesù.
Potremmo definire Giovanni come un privilegiato rispetto agli altri discepoli: lui che divenne apostolo a soli 16 anni, lui che aveva visto Gesù resuscitare i morti, lui che era lì sotto la croce al Suo ultimo respiro, lo vide risorto ed ora aveva avuto la grande rivelazione che Gesù Cristo ritornerà. Giovanni però stava correndo e non sapeva che doveva eseguire l’ ultimo compito: la rivelazione dell’ Apocalisse. Dio gli ribadisce una cosa: “Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo” ed ancora al verso 17 è scritto: “Ma Egli mise la Sua mano destra su di me dicendomi: “Non temere! Io sono il primo e l’ultimo”. Quando Dio poggia la Sua mano su di noi è soltanto per risollevarci, mai per schiacciarci. Giovanni era caduto ai Suoi piedi, ma Gesù lo rialzò.
Gesù è il capo della chiesa, il capo di tutti, Egli è il primo e l’ultimo… ha comprato la chiesa col Suo sangue e mai la svaluterà.
Dio conta su di te, non ti fermare, non temere perché tutto ciò che ha iniziato nella tua vita Egli lo porterà a compimento.
Dio ci benedica
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