Non c’è cosa più bella che ricevere una parola che viene direttamente da Dio.
Non c’è cosa più bella, entusiasmante ed emozionante, ma anche pericolosa e difficile che servire Dio.

Un uomo definito ‘secondo il cuore di Dio’, ovvero Davide, potrebbe confermare questa’affermazione.
Tutti ricordiamo di quando il piccolo Davide con sole cinque pietre sconfisse il gigante Golia. Quel momento di gioia coinvolse tutto il popolo, il quale si rianimò e sconfisse i filistei. Nel momento in cui Davide vinse contro Golia manifestando            l’ unzione di Dio, iniziarono i suoi problemi.

Da quel giorno Saul non guardava più Davide con gli stessi occhi, ma lo temeva perché aveva capito che l’unzione di Dio si era spostata su Davide. Da quel momento il nemico di Davide diventò proprio Saul: più volte con la sua lancia cercò di inchiodarlo al muro e per ben due volte Davide schivò il colpo.
Nel momento in cui Davide inizió a servire Dio, la sua vita fu in pericolo. Questo non deve scoraggiarci, perché da quel momento in poi Davide sperimentò il sovrannaturale di Dio come mai prima.

Proprio quando siamo nel momento più difficile, Dio ci equipaggia per qualcosa di grande, Lui ci forma e ci da’ qualcosa che non avremmo mai ricevuto nella nostra posizione di confort. Preoccupiamoci piuttosto quando tutto va alla grande perché, o siamo così lontani da Dio che il nemico ci coccola, o tra non molto inizierà il momento in cui dovremo affrontare il gigante, non con le nostre forze, ma col nome dell’Eterno degli eserciti.
Davide diventa un fuggitivo ed in I Samuele 21: 1/9 leggiamo che prima di rifugiarsi, passò per Nob (= luogo posto in alto). Davide sentì l’esigenza di andare in un luogo alto. Quando stiamo scappando e la fuga è l’unica soluzione che abbiamo, non dimentichiamo di fare un passaggio a Nob: l’alto rifugio, Gesù Cristo! Niente è invincibile per i figli di Dio. La parola di Dio ci dice che a volte l’unica soluzione è la fuga. Se Davide non fosse andato via dalla corte di Saul cosa sarebbe successo? Molto probabilmente la terza volta Saul non avrebbe più sbagliato la mira.

Spesso dobbiamo uscire fuori dal radar del nemico per evitare che la sua lancia si conficchi nella nostra vita. Non è giusto e non è saggio giocare con la tentazione e col diavolo!
Nell’alto rifugio Davide incontra un messaggero di Dio… oh, quanto è importante frequentare i luoghi “alti”. Ahimelek era il sommo sacerdote e Davide gli chiese da mangiare. Quando siamo alla presenza di Dio la prima nostra necessità è cercare il cibo della Sua parola.. Ahimelek aveva solo il pane consacrato e questo ci fa riflettere sul fatto che Dio supera anche la legge per quelli che lo servono. Spesso ci abituiamo ai nostri standard e subito gridiamo al peccato quando qualcosa li supera. Dio ha creato la legge affinché noi possiamo servircene, ma non dobbiamo esserne schiavi. Dio concede una Grazia che supera la legge per quelli che Lo servono ed  hanno il suo cuore. La Bibbia ci parla della grazia che supera la legge: Gesù Cristo.
Ahimelek chiese a Davide se i suoi uomini si erano astenuti dalle donne. Dobbiamo essere santi, la nostra sfida è nella santità. Senza santificazione nessuno vedrà Dio!
Infine Davide chiese ad Ahimelek un’arma, ed egli  rispose di non averne, se non una: la spada di Golia.
Che ci faceva lì, nella casa del sommo sacerdote quella spada? I trofei di guerra non sono i nostri, non appartengono a noi i meriti, i successi:  la gloria della tua salvezza, del tuo miracolo è di Gesù Cristo!!! Non sarà mai diverso da così.
Tutto ciò che abbiamo è la Grazia dell’Eterno.
Quante volte pensiamo di non meritare ciò che viviamo? Passa a Nob e ti verrà detto: hai dimenticato delle grandi vittorie che ti ha dato Dio?

Da quel momento Davide prese grande forza in Dio: scrisse uno tra i più bei salmi .. “Tu sei il mio alto rifugio Gesù”.
Da chi stai scappando? Passa per il calvario: sotto la croce ricevi ristoro, forza e non dimentichi le battaglie che hai vinto con Dio.

Dio ci benedica.