“SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO”

Molto spesso, restiamo completamente affascinati dalle Storie che ci trasmettono Gioia e Serenità, e che ci incoraggiano ad avere Fede… La nostra GIOIA deriva sempre e comunque dal nostro rapporto con il Signore… Lui è la nostra GIOIA, indipendentemente dalle circostanze della Vita, che a volte possono essere favorevoli e altre volte sfavorevoli… In ogni caso: SIGNORE SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ!
Ed è proprio l’Apostolo Paolo, che ci avverte che in questi “Ultimi Tempi”, nasceranno alcuni “Maestri di Favole” —> Le FAVOLE, anche se diverse tra loro, hanno sempre una cosa in comune: IL LIETO FINE —> “…E vissero felici e contenti” —> Ecco perché, l’Apostolo Paolo scriveva: “Non vi fate ingannare dai Maestri di Favole, perché il Vangelo non è una FAVOLA!” —> Il Vangelo non è una Favola non perché non abbia un “lieto fine”, anzi, ha un GLORIOSO FINALE: Gesù Cristo tornerà a prendere la Sua Chiesa! Nel frattempo, però, dobbiamo raccontare anche Storie della Bibbia che non hanno sempre un “lieto fine”.
Il Profeta Geremia, visse, profetizzò e svolse il suo Ministerio senza mai vedere un “lieto fine” —> Dobbiamo accettare la Parola di Dio, così com’è, senza “scartare” le Storie che non hanno un “lieto fine”.
Geremia 2:1-8 —> Un messaggio davvero duro, ma della Parola di Dio vogliamo prendere TUTTO —> Diffidiamo dai “Maestri di Favole”, da coloro che raccontano storielle e che ci parlano di un Vangelo fatto unicamente di successo, di trionfi e di prosperità economica —> Il Profeta Geremia non raccontava sempre e soltanto “Buone Notizie” —> VANGELO significa BUONA NOTIZIA, e la Buona Notizia è che anche nei momenti difficili, Gesù sarà sempre con noi… La Parola di Dio non ci dice “SE affronterete delle difficoltà…”, ma ci dice “QUANDO affronterete delle difficoltà…”, siate certi che il Signore sarà con voi!
La PROMESSA non è di un Vangelo facile, in cui avere sempre successo…
Ce lo racconta anche l’Apostolo Paolo, il quale si convertì e accettò il Signore nella propria vita sulla Via di Damasco —> Paolo riconobbe che Colui che perseguitava tenacemente, era il Signore della sua vita… Incontrò Dio e fu folgorato restando cieco… Tornò a casa e ricevette la guarigione agli occhi… Passarono, però, 3 anni da questo suo incontro personale con Dio a quando divenne un Predicatore… Per 3 anni, l’Apostolo Paolo restò a casa a studiare, a pregare e a consacrarsi a Dio, per poi presentarsi ai Discepoli e svolgere il suo Ministerio pubblicamente… Ma la gente aveva ancora paura di lui… Paura di “Paolo il persecutore della Chiesa”… Perciò, i Discepoli gli consigliarono di aspettare ancora un po’ di tempo prima di intraprendere il suo Ministerio… Così, passarono altri 7 anni, e in questi anni, Dio continuò a formare il suo carattere e a spezzare il suo orgoglio… Dopo 10 anni divenne l’Apostolo Paolo!
Geremia, definito il “Profeta delle sventure” —> Sapeva molto bene ciò che predicava… Lo sapeva così bene che non si fermò davanti alle minacce del Re, il quale voleva impedirgli di parlare con franchezza… Ma Geremia non si fermò e non scese a compromessi…
“SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO”
Geremia 2:1-8 —> Se volessimo sintetizzare questi 8 versi —> Qui il Signore sta dicendo: “Io mi ricordo di te, prima che entrassi nella Terra Promessa, quando eri ancora nel Deserto, e Io e te eravamo come 2 fidanzati”… “Ora che sei entrato nella Terra Promessa, nella Terra del Benessere, dove non ti manca nulla, Io non ti riconosco più… Ma quando eri nel Deserto e ti mancava tutto, ti rivolgevi a me proprio come un Figlio che si rivolge al Padre… Ora tu non ti rivolgi più a Me, perché hai tutto… ERA MEGLIO QUANDO STAVI NEL DESERTO E TI MANCAVANO LE COSE!”
Se un Padre dona TUTTO al proprio Figlio, il Figlio non ha più “FAME” e non ricerca più il “FAVORE” del Padre, né la Sua “PRESENZA”, o la Sua “MANO”…
Il “Popolo d’Israele” è figura della “Chiesa”… Esso era un Popolo senza Terra… Un Popolo di “Profughi” —> Così siamo anche noi: un Popolo di Profughi! —> Dio ci ha chiamati ad essere un Popolo di PROFUGHI, la Storia ce lo insegna:
Dio chiamò un Uomo, Abramo, per formare un Popolo… E disse: “Abramo, esci dalla Terra in cui ti trovi e inizia a camminare seguendo soltanto la Mia voce”… E così avvenne…
Ebrei 11:8-10 —> Abramo era un Uomo che non aveva una propria Terra; infatti, quando si stabiliva in un Paese, lui dimorava sotto delle tende, perché sapeva di dover lasciare da un momento all’altro quel luogo…
Anche la Storia odierna ci insegna la stessa cosa: Dal 70 d.C. al 1948, il Popolo d’Israele non ha mai avuto una Terra —> Gli Ebrei erano sparsi in tutto il Mondo senza una propria Terra… Poi, nel 1948, le Nazioni Unite, permisero ad Israele di ritagliarsi di nuovo un lembo di Terra…
GESÙ STA PER TORNARE!!!
Gesù è stato un “Profugo”… Egli non aveva una casa… Era un Pellegrino —> Anche noi siamo “Profughi”… Il problema è quando pensiamo di avere una “Fissa Dimora”, quando ci attacchiamo così tanto alla Terra e ci innamoriamo troppo delle cose di questa Terra —> Il vero problema iniziò quando il Popolo di Dio entrò nella “Terra Promessa”… Per 430 anni il Popolo ha vissuto in Egitto, in una Terra che sentivano essere “straniera”, essendo loro degli schiavi in quella Terra… Ma Dio ascoltò il loro grido e suscitò un “Liberatore” —> Mosè —> Passarono 40 anni nel “Deserto” arrivando poi alla “Terra Promessa”… E qui iniziarono i guai —> iniziarono ad amare TUTTO ciò che si trovava nella “Terra Promessa”…
Molto spesso succede che ci attacchiamo di più alla “Benedizione” piuttosto che a Colui che ci dà la “Benedizione”… Siamo più innamorati del “Dono”, piuttosto che del “Donatore”…
NEL DESERTO ERAVAMO FIDANZATI…
La Parola di Dio ci dice di “tornare al nostro Primo Amore”, riferito al “NOSTRO” Primo Amore, perché il problema siamo noi —> Lui è sempre innamorato di noi, allo stesso modo!
Perché il Profeta Geremia dice di “ritornare nel Deserto”?
1. PERCHÉ NEL “DESERTO” SI HA FAME E SI HA SETE —> Il nostro problema è che siamo “TROPPO SAZI” —> Ci siamo saziati di tante cose inutili, che hanno solamente riempito il nostro stomaco, senza poter far entrare ciò che realmente “ci fa bene”, ciò che realmente “ci nutre”, ciò che è realmente “indispensabile”: la Sua Presenza e la Relazione che dobbiamo avere con Dio tutti i giorni!! Quanto è bello avere FAME e SETE di Dio!! —> “IL MIO BENE È STARE ALLA TUA PRESENZA!!” —> Il problema è quando siamo “pieni”, “soddisfatti”, oramai “già arrivati”, e non abbiamo più “Fame di Dio”… Stiamo bene… Non ci manca nulla… E se nasce un problema o una difficoltà, allora ecco che corriamo di nuovo dal Signore… Ma cosa è successo? È successo che stiamo troppo bene nella “Terra Promessa”… Ci siamo abituati alle “Benedizioni”, al “Benessere”… Il problema fondamentale è che “SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO” —> Nel “Deserto”, quando avevamo “Fame”, quando avevamo “Sete” o quando “ci mancava qualcosa”, subito eravamo pronti ad INGINOCCHIARCI per chiedere aiuto a Dio, ed in quel momento il nostro Signore si manifestava come “L’IDDIO CHE HA PROVVEDUTO” —> Sperimentavi la Sua “vicinanza” e la Sua “Potenza”, ma quando inizi a non avere più “Fame”, smetti anche di “cercarLo”…
2. PER TENERE COSTANTEMENTE UN RAPPORTO ACCESO CON LUI, DI AMORE, DI PRIMO AMORE, DEVI ESSERE “PERSEVERANTE”!! —> PERSEVERANZA —> Avere uno standard qualitativo “costante”, sempre allo stesso livello —> Essere persone che non si fermano mai, ma che a piccoli passi continuano il loro percorso —> Nel “Deserto”, il Popolo di Dio era un Popolo PERSEVERANTE —> Era “Perseverante” nella lamentela e nel mormorio, ma lo era anche nel continuare a camminare! —> Erano Perseveranti! —> Immagina se NOÈ avesse smesso di costruire l’Arca… Se ABRAMO avesse smesso di ascoltare la Voce di Dio… Se MOSÈ avesse accettato senza opporsi, all’ordine di Dio di distruggere il Popolo… Se il Profeta ELIA avesse gettato la spugna e si fosse arreso a Iezabel… Se il Profeta GEREMIA fosse sceso a compromessi col Re e non avesse più profetizzato così francamente… Se GIOVANNI il Battista avesse rinunciato a dichiarare la Verità davanti al Re… Se l’Apostolo PAOLO, alla fine della Storia, non avesse scritto “Ho terminato la Corsa…” ma si fosse arreso, invece di proseguire il cammino fino a completare la Corsa… Immagina se GESÙ non avesse detto “Signore non la Mia, ma la Tua Volontà sia fatta!!”… Non esisterebbe un Popolo… L’Umanità sarebbe distrutta… Nessuno di noi, oggi, sarebbe qui ad Innalzare il nome di Gesù!!! Possiamo solo immaginare perché queste persone, insieme a tante altre che troviamo nella Sua Parola, non si siano arrese, continuando, invece, a PERSEVERARE: Soltanto per la Gloria di Dio!! —> Perché ti sei fermato? Perché hai gettato la spugna? Il Signore ti dice: “TORNA AL PRIMO AMORE… A QUANDO ERI SENSIBILE ALLA MIA VOCE… RITORNA NEL DESERTO, QUANDO IL TUO CUORE SI APRIVA MENTRE TI PARLAVO”… E se non vuoi tornare nel “Deserto”, succederà che Dio, in qualche modo, ti ci porterà Lui stesso, per insegnarti una cosa: AD ESSERE UBBIDIENTE ALLA SUA VOLONTÀ!!
3. IMPARA QUALI SONO LE PRIORITÀ NELLA TUA VITA… Nel Vecchio Testamento, Dio fece 2 proposte di Priorità a 2 Grandi Uomini: 1) ABRAMO —> Dio fece una “Promessa” ad Abramo: “Io ti renderò Padre di una Moltitudine”… Passano gli anni, e Abramo continua a credere a questa “Promessa”… Sua moglie Sara cerca di dare una “mano” a Dio, così nasce Ismaele, padre di tutti gli Islamici… Poi Dio diede ad Abramo la Sua Promessa: ISACCO! —> Isacco veniva trattato con i “guanti bianchi”, perché era “LA PROMESSA”… Ad un certo punto, Dio chiede ad Abramo di sacrificare il Suo Amato Isacco, la Promessa, diventato TROPPO prezioso per Abramo, più importante di Dio stesso… 2) Più avanti nella Storia troviamo MOSÈ —> Dio fece un’altra proposta a Mosè, il Grande Condottiero e Liberatore… Mosè si trovava spesso a combattere col suo stesso Popolo… Ad un certo momento, Dio chiese a Mosè di entrare nella “Tenda di Convegno” per potergli parlare, e quando Mosè entrava nella “Tenda di Convegno”, tutto il Popolo sapeva di dover entrare nelle proprie tende, perché Forte e Potente era la Gloria di Dio che qualcuno poteva addirittura rischiare di morire… Dio parlò a Mosè e gli disse: “Mosè, Ho deciso di non venire più con voi… Manderò un Angelo al mio posto, perché sono troppo disgustato dal Mio Popolo… Avrete tutto, ogni cosa… Non vi mancherà nulla… Ma Io non sarò con voi… TUTTO TRANNE ME!” —> Cosa fece ABRAMO quando Dio gli chiese di sacrificare suo figlio Isacco? —> Ubbidì, perché Dio era la sua PRIORITÀ… E Dio fermò la sua mano perché vide la fedeltà di Abramo… Cosa fece MOSÈ? —> Non accettò la decisione di Dio —> “Signore! Hai detto che vuoi mandare un Angelo al posto Tuo? Ma chi è l’Angelo? Io ho conosciuto Te, sul quel monte, quando Ti sei manifestato nel “Roveto Ardente”… Nessun Angelo mi ha mai parlato… Sei sempre stato Tu a farlo… Io non voglio un Angelo! Io non voglio Ricchezze! Io voglio Te, e soltanto Te! Io non muoverò un passo se non ci sarai Tu, davanti e dietro di noi!!” —> La Proposta di Dio è: “Che cosa vuoi mettere sull’Altare? Cosa hai da mettere?” —> DIO È IN CERCA DI CUORI CHE DIVENTINO “ALTARI” —> CHE IL TUO CUORE SIA UN ALTARE PER L’ETERNO!!
⁃ Chiedi FAME e Dio ti darà una SANTA FAME!
⁃ Chiedi PERSEVERANZA e Dio ti darà un MOTORE DI PERSEVERANZA! La Perseveranza è il motore di ogni Credente… Il Signore ci vuole vedere continuamente ATTIVI, come un MOTORE CHE NON SI SPEGNE!
⁃ Dai a Dio la TUA PRIORITÀ!
Dio ti chiede semplicemente di TORNARE AL PRIMO AMORE… Di tornare a quando la notte non riuscivi a dormire perché dovevi PARLARE CON LUI… A quando al mattino il tuo PRIMO PENSIERO ERA DIO, e la sera il tuo ULTIMO PENSIERO ERA SEMPRE LUI…
RITORNA AD INNAMORARTI DI GESÙ!!
Pastore Marco Palma

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